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giovedì 31 ottobre 2013

Il governatore della Bank of Thailand: "abbiamo bisogno di innovazione"


Prasarn, governatore della BOT (Bank of Thailand, fra le più importanti banche thailandesi) affronta il discorso sulla crescita della nazione.


Come potete vedere nell'articolo, i punti focali del discorso sono essenzialmente due: la  perdita di 9 posizioni nel rank sulla crescita (dalla 28esima alla 37esima in 5 anni) e il bisogno di rivedere le basi della struttura economica thailandese.

Mentre Indonesia e Filippine hanno guadagnato oltre 10 posizioni nella classifica sulla crescita, la Thailandia è in perdita. Uno dei motivi è la troppa rigidità monetaria e finanziaria, ma va oltre, mostrando come il potenziale thailandese sia mal sfruttato (come in genere quello del sud est asiatico), il privato sia troppo poco sviluppato e si punti troppo sull'agricoltura, in cui viene impiegato il 40% della forza lavoro ma contribuisce solo per il 10% del Pil (a differenza del settore manifatturiero che produce molto più in proporzione all'occupazione).
Ci vuole una grossa innovazione nel settore agricolo e un migliore sviluppo per sostenere la crescita del Paese perché attualmente le risorse sono insufficienti a supportarla (i dati sulla crescita del 2013 sono impressionanti). Anche il sistema scolastico thailandese va rivisto (classifica università thai).

Sempre nella riunione dell'associazione banchieri emerge, oltre all'autorevole voce di Prasarn, la necessità di investimenti nel settore delle infrastrutture da parte del governo.
Era abbastanza prevedibile, del resto un Paese con una forma geografica così particolare e con numerosi arcipelaghi non poteva che dare grande spazio alle infrastrutture, necessarie per un buon sviluppo economico.