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venerdì 1 novembre 2013

Scuba diving in Thailandia: quali sono le migliori spiagge?

Se siete degli appassionati di immersioni,  amate la natura, la vita nei fondali marini e desiderate vedere la barriera corallina indubbiamente non potrete non andare a  Koh Tao!


Kho Tao è per visibilità e qualità la migliore in assoluto, un vero e proprio paradiso dello scuba diving, con decine di enti internazionali con scuole che rilasciano brevetti.
L'isola si trova a pochi km da Koh Samui e Koh Phangan ed è sede di famosissime scuole di immersioni a livello internazionale come quella all'interno dell'hotel Ban's Diving Resort, certificata dal PADI. Famosa anche quella del Sairee Cottage Diving, ma sono numrose le scuole certificate e monitorate da PADI ed SSI.
Se vi interessa potete noleggiare longtail boats per 1500 baht al molo. Periodo migliore per visitarla? Da dicembre a marzo e da luglio ad agosto. L'unico periodo proprio sconveniente è novembre, per il resto andate tranquilli. Fantastici gli isolotti vicini come Koh Nang Yuan, nominato parco nazionale dal ministero.
Viste incredibili fra innocui squali balena e pesci variopinti.

E' senza dubbio il top dei top per il diving ed è il secondo centro al mondo per il numero di rilascio brevetti.

Ottime anche le acque di Koh Lanta, situata nei dintorni di Krabi. I viaggio organizzati più famosi in questa meta sono Koh Rock e il 4 Island Tour e ci si può andare col traghetto, il longtail boat o lo speedboat.

Koh Kham: vicino a Koh Chang (provincia di Trat). Scogliere stupende e fauna incredibile in quest'isola mozzafiato. Da evitare però da luglio a metà ottobre perché la visibilità delle acque diminuisce di parecchio.
Koh Kradan, in provincia di Trang, a sud di Koh Muk.
E' un'isola poco conosciuta dal turismo di massa, ma popolare in Thailandia perché vi si celebrano i cosiddetti "matrimoni subacquei", ossia cerimonie in cui gli sposi indossano una muta da sub. Qui penso ci siano le migliori barriere coralline di tutta la Thailandia. 


















 foto di copertina a cura di Thomas Quine