Per
chi ama questa terra e vuole approfondire il discorso linguistico sappia che il
thai ha un grande vantaggio rispetto a gran parte delle lingue orientali: non si
scrive per ideogrammi.
Ha
quindi un proprio alfabeto. Un vantaggio non poi così grande se però si
considera che ha ben 44 consonanti e 28 forme vocaliche.
Ha
molte lettere perché è una lingua tonale,
ovvero a seconda del modo in cui si pronuncia
una parola significa cose diverse. Faccio l'esempio della parola "khao",
ha una decina di significati diversi a seconda di come la si pronuncia (e sono
modi di pronunciare che ci sembrano identici, è difficile farci l'orecchio).
Altrettanto ad esempio la parola "mai", che può significare fuoco,
legno, nuovo o indicare una negazione (come in "mai pen rai") o una
forma interrogativa ("kao chai mai").
La
traslitterazione, ovvero la trascrizione con caratteri latini (insomma, quella
che gli inglesi chiamano romanization), non rende l'idea di come va pronunciata
una parola, quindi secondo me è inutile provare a imparare la lingua leggendo
scritte latine.
Un'altra
particolarità relativa al tono è che differisce a seconda della persona con cui
si parla, ovvero ha un "ordine gerarchico", ma agli stranieri alle
prime armi non è richiesto di sapere queste differenze.
Il
thai è inoltre una lingua analitica,
a differenza della nostra lingua che è semi-analitica (ovvero aggiungiamo le
desinenze per flettere le forme verbali, ad esempio parl-are, io parl-o, io
parl-erò, ecc.).
Come
avrete capito dagli esempi (spero!) per loro il verbo si rende sempre con lo stesso termine per qualsiasi tempo
verbale, cambiano solo le particelle prima del verbo (forse è anche per
questo che parlano sempre all'infinito quando vengono in Italia no?). In parte
potrebbe ricordare l'inglese, ad esempio il verbo eat rimane eat in tutte le
persone del presente (tranne la terza singolare, dettagli!), solo che il verbo
in thai rimane identico in tutte le persone ed in tutti i tempi verbali, tanto
che non ci sono neanche i participi o il gerundio.
Per formare il
"passato" si premette al verbo
il "cai" (ไค้ ), per il "futuro" si premette al verbo il cià (จะ ), per formare il
"gerundio" si premette al verbo "gamlang" (กำลัง), per il "participio passato"
si pospone al verbo "leu" (แล้ว).
Ci sono inoltre numerosi accenti, che potrete vedere
vicino ai caratteri (sopra, sotto, praticamente ovunque), a seconda
dell'accento cambia la pronuncia.
E' una lingua
molto difficile, è decisamente più facile per un thai imparare l'italiano che
non il contrario (noi non siamo abituati a capire le lingue relazionate) e ci
vogliono anni per impararlo (ci vuole quasi un anno per imparare il tedesco
correttamente, figuriamoci il thai!).
Un'altra
particolarità è che non ci sono spazi
fra le parole e non esiste
punteggiatura (magari in Thai avrete visto qualche cartello pubblicitario
scritto in thai con il punto interrogativo, ovviamente è solo preso in
prestito).
Inoltre aggettivi ed avverbi non hanno differenze
morfologiche. I nomi non hanno
genere e non hanno articolo, né
singolari né plurali. Infatti se avrete letto il mio piccolo frasario, avrete notato che dopo il verbo le donne
dicono "kha", gli uomini "krap".
Se sapere queste
informazioni non vi scoraggia, vi consiglio di leggere questo articolo su come impararlo.
foto di ВМНС wikicommons