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mercoledì 30 ottobre 2013

Struttura linguistica del thai


Per chi ama questa terra e vuole approfondire il discorso linguistico sappia che il thai ha un grande vantaggio rispetto a gran parte delle lingue orientali: non si scrive per ideogrammi.
Ha quindi un proprio alfabeto. Un vantaggio non poi così grande se però si considera che ha ben 44 consonanti e 28 forme vocaliche.

Ha molte lettere perché è una lingua tonale, ovvero a seconda del modo in cui si pronuncia una parola significa cose diverse. Faccio l'esempio della parola "khao", ha una decina di significati diversi a seconda di come la si pronuncia (e sono modi di pronunciare che ci sembrano identici, è difficile farci l'orecchio). Altrettanto ad esempio la parola "mai", che può significare fuoco, legno, nuovo o indicare una negazione (come in "mai pen rai") o una forma interrogativa ("kao chai mai").
La traslitterazione, ovvero la trascrizione con caratteri latini (insomma, quella che gli inglesi chiamano romanization), non rende l'idea di come va pronunciata una parola, quindi secondo me è inutile provare a imparare la lingua leggendo scritte latine.
Un'altra particolarità relativa al tono è che differisce a seconda della persona con cui si parla, ovvero ha un "ordine gerarchico", ma agli stranieri alle prime armi non è richiesto di sapere queste differenze.

Il thai è inoltre una lingua analitica, a differenza della nostra lingua che è semi-analitica (ovvero aggiungiamo le desinenze per flettere le forme verbali, ad esempio parl-are, io parl-o, io parl-erò, ecc.).
Come avrete capito dagli esempi (spero!) per loro il verbo si rende sempre con lo stesso termine per qualsiasi tempo verbale, cambiano solo le particelle prima del verbo (forse è anche per questo che parlano sempre all'infinito quando vengono in Italia no?). In parte potrebbe ricordare l'inglese, ad esempio il verbo eat rimane eat in tutte le persone del presente (tranne la terza singolare, dettagli!), solo che il verbo in thai rimane identico in tutte le persone ed in tutti i tempi verbali, tanto che non ci sono neanche i participi o il gerundio.
Per formare il "passato" si premette al verbo  il "cai" (ไค้ ), per il "futuro" si premette al verbo il cià  (จะ ), per formare il "gerundio" si premette al verbo "gamlang" (กำลัง), per il "participio passato" si pospone al verbo "leu" (แล้ว).
Ci sono inoltre numerosi accenti, che potrete vedere vicino ai caratteri (sopra, sotto, praticamente ovunque), a seconda dell'accento cambia la pronuncia.
E' una lingua molto difficile, è decisamente più facile per un thai imparare l'italiano che non il contrario (noi non siamo abituati a capire le lingue relazionate) e ci vogliono anni per impararlo (ci vuole quasi un anno per imparare il tedesco correttamente, figuriamoci il thai!).

Un'altra particolarità è che non ci sono spazi fra le parole e  non esiste punteggiatura (magari in Thai avrete visto qualche cartello pubblicitario scritto in thai con il punto interrogativo, ovviamente è solo preso in prestito).

Inoltre aggettivi ed avverbi non hanno differenze morfologiche. I nomi non hanno genere e non hanno articolo, né singolari né plurali. Infatti se avrete letto il mio piccolo frasario, avrete notato che dopo il verbo le donne dicono "kha", gli uomini "krap".


Se sapere queste informazioni non vi scoraggia, vi consiglio di leggere questo articolo su come impararlo.









foto di ВМНС wikicommons