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mercoledì 29 ottobre 2014

Quali sono le migliori nazioni al mondo per fare business?


E da poco uscito il nuovo report a cura degli esperti della banca mondiale, che stila periodicamente la classifica dei migliori Paesi per fare business.
A che posto si sarà classificata la Thailandia)?
Con un po' di sorpresa, si piazza al 26esimo posto, ben 30 posizioni avanti all'Italia, 56esima.
Eccovi il link del report. E scritto in inglese ed è molto corposo. Ma a chi ha volontà auguro una buona lettura!

Questo documento ci fa riflettere su come il mondo sia in fermento e la vecchia e irriformabile Italia stia cedendo sempre più terreno.
La Thailandia gode di buona salute se si parla di attrattiva per gli investitori stranieri.
In particolare il report fa notare come siano state fatte alcune riforme per ridurre i tempi di concessione dei permessi di costruzione, ma anche la politica degli investimenti, incoraggiando il deprezzamento di alcuni fattori produttivi di vecchia generazione (in particolare macchinari ed equipaggiamenti acquistati prima del 2010).
Non male se consideriamo che nella classifica per le libertà economiche è 72esima, tanto che se vorrete assumere degli stranieri dovrete fare i conti con procedure burocratiche scoraggianti (e non solo per via dei lavori vietati agli stranieri).
Con questo non vuol dire che sia un Paese in cui è facile fare successo, ma è uno dei Paesi asiatici in cui è più facile investire. Essendo un territorio in cui è facile investire, la quantità e la qualità delle aziende concorrenti, non solo autoctona, non è da sottovalutare.
Molti si improvvisano imprenditori in Thailandia sperando di cambiare vita, vivere con poco e, per i maschietti, godersi i piaceri della vita notturna come un vacanziero non può fare.
Però bisogna anche ricordare che non è facile fare business.
Come avevamo già detto in un precedente post, tantissima gente senza esperienza in un determinato settore e senza avere competenze imprenditoriali decide di investire i risparmi di una vita.
Le speranze di successo senza un business plan sono scarse, soprattutto se non si ha esperienza nel settore in cui si decide di investire.
Questo modus operandi è controproducente anche in Europa, nella quale abbiamo molti vantaggi in termini di conoscenza del territorio, certezza del diritto e moneta comune, figuriamoci in una nazione come la Thailandia.
Se avevate in mente di investire e dopo aver letto la classifica avete meno preoccupazioni su questo Paese, dovete comunque pensarci più che attentamente. Non lo dico per scoraggiarvi, ma la percentuale di insuccessi è molto alta, per cui non fatevi fregare dai vari articoli che vi promettono la luna, perché il risveglio una volta che le cose sono andate male non è facile da digerire.
Detto questo, in bocca al lupo per tutti i coloro che avranno voglia di mettersi in gioco nel business thailandese, sicuramente è un Paese in via di sviluppo con delle potenzialità per chi sa come muoversi, e sicuramente uno dei più attrattivi dal punto di vista della facilità di investimento.