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giovedì 26 dicembre 2013

I migliori Paesi del 2013 per espatriare? Cina e Thailandia

Secondo uno studio  della HSBC, i migliori Paesi al mondo dove espatriare sono Cina e Thailandia, seguite da Svizzera, Caiman, Barhein, Singapore e Germania.
I parametri esaminati sono vari e molto accurati ed includono stipendi, costi della vita, potere d'acquisto, soddisfazione degli expats (gli emigrati che vivono lì), trasporti, servizi (scuole, sanità, ecc.), vita sociale (fare amicizia, ecc.), tempo libero e via discorrendo.


Lo studio potete trovarlo qui.
http://www.expatexplorer.hsbc.com/#/countries
Al momento non sono disponibili i dati della Thailandia sul "raising children", ovvero crescere i bambini, per trovare i dati in merito dovete quindi eliminare le "V" in quella voce.
Qui la guida specifica della Thailandia.
http://www.expatexplorer.hsbc.com/#/country/thailand
Gli unici punti di debolezza evidenziati sono l'esperienza lavorativa (non ci si sente a proprio agio a lavoro) e problemi di integrazione con la cultura locale (fra cui imparare la lingua thai, che effettivamente non è semplice, per impararla ci vogliono anni).
Come vedete i Paesi in via di sviluppo sovrastano quelli occidentali perché i costi della vita sono bassi, gli stipendi degli stranieri più alti ed il lavoro di certo non manca, alcuni (come le Caiman e Barhein) sono apprezzati per il loro regime fiscale.

C'è però da puntualizzare: non è facile trasferirsi in Thailandia.
Per viverci vi servono i visti ed un lavoro, a meno ché non abbiate intenzione di vivere di rendita.
I lavori vietati agli stranieri sono numerosi (tutti quelli manuali ad esempio) ed assumere uno straniero costa più che assumere un autoctono, quindi dovete avere competenze che un thai non può offrire. Le porte non sono aperte per tutti, sia da dipendenti (dovete avere conoscenze specializzate e molto preferibilmente una laurea) che da imprenditori (fare piccola impresa non è facile come un tempo, dovete avere cifre consistenti per avviare un'attività).
Viverci è sicuramente meno dispendioso che nei Paesi occidentali, considerati dallo studio troppo costosi e troppo carenti di offerta lavorativa (eccetto Svizzera e Germania che sono in cima alla classifica), ma non è neanche un Paese dove con quattro soldi puoi fare una vita da re!
Non è tutto oro quel che luccica, trovare occupazione non è facile e talvolta problematiche sociali o anche solo ambientali (come lo smog di Bangkok o Pechino) possono risultare irritanti.
Per ulteriori informazioni su vivere in Thailandia potete vedere l'apposita sezione.
Se avete competenze molto specifiche e buone esperienze alle spalle, trovare lavoro non è molto difficile (soprattutto se conoscete inglese, cinese ed arabo sarete richiestissimi), però guadagnerete meno dei vostri colleghi svizzeri, tedeschi o scandinavi.
Ricordate anche che la sanità non è gratuita... fare l'assicurazione sanitaria è molto importante, nonché il portare sempre con sé almeno una copia della stessa, così in caso di emergenza (specie se siete soli) sanno che la vostra assicurazione paga.
Uno degli impatti più brutali rispetto all'Occidente è proprio la mancanza di sanità gratuita, che vi farà rendere conto di quanto sia importante avere un welfare funzionante, a scapito di quanto dicono tanti venditori di fumo per accattivarsi qualche voto in campagna elettorale ed avviare delle politiche ultra-liberiste anche nel nostro Paese.

In conclusione
Tirando le somme, trasferirsi (e cercare di costruire un futuro) in Cina e Thailandia è sicuramente una strada da prendere in considerazione se avete esperienze e competenze necessarie.
Sicuramente avrete un tenore di vita e (soprattutto) prospettive future molto migliori che in Italia (considerata, insieme a Inghilterra e Francia una delle nazioni al mondo meno convenienti in cui vivere).

Buon Natale e buone feste!