Siccome il tema può intere interessante non solo per gli allergici, ma anche
per chi potrebbe avere allergie particolari ai frutti tropicali o altri
elementi dell'ecosistema thailandese senza saperlo, vi riporto un eccellente
articolo di libero viaggi, che
fornisce anche qualche ulteriore consiglio sanitario a quelli che vi ho già dato.
" Ogni stagione ha le sue peculiari forme di
allergia, ormai è un dato di fatto. E a settembre, mese conteso da due
stagioni, i rischi si raddoppiano. Fortunatamente le temporanee calure tengono
ben lontano, ancora per qualche settimana, l’autunno, ma mai abbassare la
guardia. Soprattutto in vacanza. E’ ancora elevato il rischio di punture di
imenotteri, come api, vespe e calabroni, a
causa del tanto tempo trascorso all’aperto e per la superficie corporea
scoperta. Se vi trovate in località balneari, attenzione a non inimicarvele,
possono provocare anche shock anafilattico. Ecco i consigli della SIAIC,
Società Italiana Allergologia ed Immunologia Clinica.
Se avete scelto località esotiche con dieta ed alimentazione molto diverse da quelle mediterranee, attenzione alla frutta “poco conosciuta”, come kiwi, ananas, mango, papaya e avocado. Ma anche una cena in un ristorante, al termine di una giornata tra passeggiate e ultimi tuffi settembrini, può nascondere tante insidie. L’ingestione di pesce e frutti di mare crudi, ad esempio, possono provocare reazioni anafilattiche sia per allergie specifiche che per infestazione di anisakis, che può trovarsi nel merluzzo, tonno, acciughe, alici, sgombro e sardine. Attenzione anche a frutta secca e alla frutta con il nocciolo, come pesche e albicocche, presenti praticamente ovunque.
Massima allerta anche al mare. Le punture di meduse o di particolari pesci del Mar Rosso o dei Caraibipossono indurre reazioni allergiche anche pericolose. E se ormai la tintarella è un ricordo purtroppo ormai lontano, non esagerate con le ultime esposizioni: il sole aumenta il rischio di reazioni cutanee, in aggiunta al maggior uso di prodotti solari contenenti potenziali allergeni, sopratutto in chi soffre di dermatite da contatto. E’ sempre consigliabile usare prodotti solari e altre creme ipoallergeniche ad indice di protezione elevato; meglio non usare prodotti profumati, che attirano insetti, e non mangiare panini o altro all'aria aperta: il cibo attira gli insetti.
In montagna la paura è data dagli allergeni presenti nell'aria, come pollini di composite, ossia i "fiori gialli", e di parietaria, una pianta urticante. Qui volano nell'aria pollini di graminacee, pollini derivanti da erbacce dei campi ma anche da piante nobili come il grano ed altri cereali."
Se avete scelto località esotiche con dieta ed alimentazione molto diverse da quelle mediterranee, attenzione alla frutta “poco conosciuta”, come kiwi, ananas, mango, papaya e avocado. Ma anche una cena in un ristorante, al termine di una giornata tra passeggiate e ultimi tuffi settembrini, può nascondere tante insidie. L’ingestione di pesce e frutti di mare crudi, ad esempio, possono provocare reazioni anafilattiche sia per allergie specifiche che per infestazione di anisakis, che può trovarsi nel merluzzo, tonno, acciughe, alici, sgombro e sardine. Attenzione anche a frutta secca e alla frutta con il nocciolo, come pesche e albicocche, presenti praticamente ovunque.
Massima allerta anche al mare. Le punture di meduse o di particolari pesci del Mar Rosso o dei Caraibipossono indurre reazioni allergiche anche pericolose. E se ormai la tintarella è un ricordo purtroppo ormai lontano, non esagerate con le ultime esposizioni: il sole aumenta il rischio di reazioni cutanee, in aggiunta al maggior uso di prodotti solari contenenti potenziali allergeni, sopratutto in chi soffre di dermatite da contatto. E’ sempre consigliabile usare prodotti solari e altre creme ipoallergeniche ad indice di protezione elevato; meglio non usare prodotti profumati, che attirano insetti, e non mangiare panini o altro all'aria aperta: il cibo attira gli insetti.
In montagna la paura è data dagli allergeni presenti nell'aria, come pollini di composite, ossia i "fiori gialli", e di parietaria, una pianta urticante. Qui volano nell'aria pollini di graminacee, pollini derivanti da erbacce dei campi ma anche da piante nobili come il grano ed altri cereali."
Eccovi il link
dell'articolo
A cui associo due articoli che possono tornare utili
Insomma allergici, privarsi di un viaggio per paura è
comprensibilissimo, ma questo non deve inibirvi o privarvi di particolari
piaceri della vita.
Spero che questi articoli e tanto buon senso possano
aiutarvi a viaggiare anche al di fuori dell'Italia o dell'UE, non per forza in
Thailandia.